SAN MICHELE A TORRI
Chianti Colli Fiorentini Docg
E’ il vino simbolo dell’azienda, prodotto da Uve di Sangiovese, Canaiolo, Colorino e Merlot. La prima vendemmia risale al 1987, effettuata allora come oggi sulle colline di Scandicci a circa 180 m. di altezza in vigne con esposizione sud/sudest, che consentono una perfetta maturazione delle uve. Si ottiene un vino fresco, fruttato con corpo di media intensità che bene si abbina con tutti i piatti.
VITIGNI
I vitigni usati sono il Sangiovese (80%), il Canaiolo (10%), il Colorino (5%) ed il Merlot (5%).
TERRENO
I terreni sono di medio impasto tendente argilloso con buona presenza di scheletro, mediamente fertile .
ALLEVAMENTO
Il sistema di allevamento privilegiato è il cordone speronato ed in parte il gouyot, con densità d’impianto di circa 5.000 ceppi/ettaro.
VENDEMMIA
La vendemmia viene effettuata manualmente, di solito inizia verso il 15 settembre e viene completata versoil 15 ottobre.
FERMENTAZIONE E MACERAZIONE
la fermentazione avviene in acciaio a temperatura di 28°/30°. La macerazione dura in media 15 giorni.
MATURAZIONE
La maturazione del vino avviene per il 30% in botti da 25 ettolitri, e per il 70% in cemento. Si procede al taglio poco prima dell’imbottigliamento, il vino viene poi affinato in bottiglia per almeno 2 mesi.
ASPETTO
Rosso rubino con riflessi porpora, di buona consistenza.
AROMA
Intenso e persistente con sentori fruttati, vinoso e con sfumature floreali.
GUSTO
Si percepisce una buona morbidezza unita sia ad una vivace freschezza che ad una buona e gradevole tannicità.
CONSIDERAZIONI
Vino equilibrato che esprime il meglio entro 4/6 anni dalla vendemmia. Si percepisce una buona morbidezza unita sia ad una vivace freschezza che ad una buona e gradevole tannicità.
ABBINAMENTI
Si tratta di un vino che ben si adatta a tutto i piatti, dagli antipasti con i quali si abbina benissimo grazie ad un interessante aspetto olfattivo con sentori fruttati e floreali ben marcati che lo rendono adattissimo ai tipici crostini toscani di patè oppure ai salumi o formaggi, ai primi, meglio se con sughi saporiti e grassi come ragù, amatriciana o carbonara, ai secondi di carne bianca arrosto o fritti, oppure a carni rosse come il roast beef, per i quali diventano importanti sia la parte tannica che l’alcool.